Verbale Consiglio Direttivo n. 46 24/11/2002
Domenica
24 novembre 2002 alle ore 10,00, presso l'Istituto di Zoologia "Federico
Raffaele" del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo dell'Università La Sapienza sito in Viale dell'Università,
32 Roma, si è riunito il Consiglio
Direttivo dell'ANISN per discutere del seguente ordine del giorno:
1.
Approvazione del verbale della
seduta precedente
2.
Comunicazioni
3.
Analisi dello stato
dell'Associazione e della realizzazione del programma
4.
Prospettive di lavoro
5.
Varie ed eventuali
Sono presenti i
consiglieri Terreni (Presidente), Boccardi, Carboni,
Costantino, Li Calzi (Segretaria), Loreti,
Sica, Todaro, Turiàco.Risultano assenti i consiglieri Banchieri e D'Amico. E'
altresì presente la Prof.ssa Rosa Roberto Presidente della Sezione Puglia.
Constatata l'esistenza del numero legale il
Presidente Terreni dichiara aperta la seduta e passa all'esame dei punti all'o.d.g.:
1.
Approvazione del verbale della
seduta precedente
Letto il verbale
della seduta del 22 settembre 2002 lo stesso viene approvato a maggioranza con il voto contrario di Todaro e l'astensione di Constantino
e Turiàco.
"Todaro
afferma che la proposta della giornata di studio "L'insegnamento delle Scienze nella scuola dell'infanzia,
elementare e media: speranze e prospettive" presentata al Consiglio Direttivo nella
precedente seduta del 22 settembre evidenziava che
l'ANISN insieme alla Provincia di Pisa fosse la promotrice e la responsabile
dell'organizzazione dell'iniziativa. In seguito, come appare chiaramente nell programma, le promotrici dell'iniziativa appaiono le
tre associazioni l'AIF, la SCI/DD e l'ANISN e dal
programma si evince un ruolo marginale dell'ANISN."
2.
Comunicazioni
Il Presidente Terreni legge quanto inviato dalla
Prof.ssa Banchieri assente per motivi di famiglia e della quale si riporta tra " " quanto pervenuto:
"
Vorrei, anche se brevemente , esprimere una
riflessione sul lavoro avviato con la Federparchi. E'
vero che non è scaturito da questo accordo un
programma ben definito, ciò è dovuto senz'altro a carenze reciproche. Credo
però che soprattutto Federparchi non abbia la
"forza" di coordinare su tutto il territorio nazionale
le attività dei singoli parchi.
Una ipotesi da valutare e da
perseguire, dovrebbe riguardare la possibilità di avere una rubrica fissa nella
rivista della Federparchi, che ci consentirebbe di
dialogare e soprattutto di avere la possibilità di entrare in una
"rete-sistema".
Nei giorni 25,26,27 ottobre si è svolto un convegno "Educazione ambientale: filosofie e
metodo a confronto", e per la prima volta unn'associazione
della scuola (l'ANISN) è stata chiamata a partecipare ai lavori.
Da questo incontro
è emerso il netto scollegamento tra le associazioni ambientaliste. Il Convegno
di Badia Prataglia ritengo
abbia evidenziato l'esigenza degli "addetti ai lavori" di avere una
sede di confronto e scambio di esperienze, filosofie e metodi di natura tecnica
e non politica. La tendenza che sembra emergere è uno scollamento nei
programmi, mentre viene privilegiata una politica localista improntata ad un "egoismo" di
appartenenza. In queste condizioni trova difficoltà il ragionamento che
dovrebbe portare ad una strategia che cerca di mettere in
comune esperienze, competenze per un rapporto unitario con le realtà
istituzionali. Bisognerebbe trovare un tavolo comune
per delineare una strategia unitaria. Questa azione, non indebolirebbe
l'autonomia delle varie associazioni, anzi accanto a queste azioni si riesce arafforzare il radicamento della nostra associazione nelle
scuole, operando per reclutamento-formazione."
Todaro ringrazia la
Banchieri per il lavoro svolto, condivide la proposta fatta relativa
alla gestione di uno spazio nella rivista Federparchi,
sottolinea la necessità di supportare la sua iniziativa, ad esempio, inviando
le numerose attività che da ciascuna
regione vengono realizzate nel campo dell'educazione ambientale. Gli altri componenti della commissione Parchi, Loreti, Turiàco e Sica, potrebbero collaborare.
Sica sostiene la proposta di Todaro
anche se evidenzia la grossa difficoltà
di collaborazione con le altre associazioni ambientaliste. Roberto
comunica che sono stati stanziati a livello locale fondi per corsi di
formazione ritiene opportuno informarsi per capire da
dove provengoni i fondi e come fare per ottenerli.
3.
Analisi dello stato
dell'Associazione e della realizzazione del programma
Prende la parola il Presidente
Terreni il cui intervento è qui riportato tra " "
" Incontro con un ordine del giorno molto ristretto
rispetto alle consuetudini, d’altra parte in questo anno
e mezzo si sono succeduti avvenimenti che hanno mutato profondamente lo scenenario politico e la riforma, che sembrava ormai
imminente, ha preso una direzione molto diversa e non si sa ancora quanto più
sicura della precedente.
L’Anisn
ha assorbito, forse meglio di altre Associazioni, il contraccolpo del disorientamento generale,
ma il lavoro volontario è divenuta una attività rara sostituita molto spesso da
impegni di natura burocratica all’interno delle istituzioni scolastiche che
sembrano esaurire tutte le risorse che un tempo venivano dedicate ad attività
di tipo associativo e culturale. Forse è un segno dei tempi che ormai impongono
un rientro economico anche se modesto tuttavia tangibile per ogni azione
condotta. Certo per coloro che continuano dopo decenni
a sostenere l’Anisn non è confortante la mancanza di
un sostegno anche morale per una attività che diviene ogni giorno più
necessaria.
Indipendentemente dal merito
delle nuove proposte di riforma, il fallimento del disegno precedente ha portato
un disorientamento generale e buona parte di coloro che non si erano
risparmiati nel sostenere il rinnovamento non hanno potuto che prendere ormai
atto dell’inutilità dei loro sforzi per rifugiarsi nel lavoro in classe
nell’attesa di una pensione sempre più prossima. D’altra parte anche le
incertezze circa il destino delle nuove leve uscite dalla
Scuole di Specializzazione lascia speranze non esaltanti nella
possibilità di un ricambio generazionale di cui ci sarebbe un gran bisogno.
Il precariato prosegue fino ad
un’età insopportabilmente avanzata e durante tutto questo periodo è difficile
coinvolgere i colleghi più giovani in attività che non siano
strettamente necessarie.
Le attività “istituzionali”: la
formazione e la ricerca didattica, sono state integrate da quanto scaturito dal
seminario di Pisa del 24 novembre “Amare le Scienze
Naturali” che potrebbe essere considerato, almeno in parte, il documento
programmatico del presente mandato insieme alla Conferenza dei Presidenti del
giorno successivo.
Da quelle discussioni scaturirono sei aree di attività:
1.
Soggiorni
- studio in periodo extrascolastico
2.
Adottiamo
un ambiente naturale: proposta di tutela di ambienti
di rilevanza naturalistica
3.
Concorso
“Conosci la Natura”
4.
La
ricerca scientifica attraverso la ricerca di ambiente
5.
Scuola
estiva per insegnanti di Scienze Naturali
6.
Olimpiadi
delle Scienze Naturali.
Di queste sei proposte due si
sono realizzate: Scuola estiva per
insegnanti di Scienze Naturali e Olimpiadi
delle Scienze Naturali, le altre non hanno trovato sostenitori
sufficientemente convinti da creare un gruppo di lavoro in grado di definire
meglio il progetto e proporlo ai soci, almeno fino ad ora.
Le nuove attività, che riprendono
idee antiche e a lungo covate insieme ad altre
originali, debbono rafforzare la finalità fondamentali dell’Anisn:
la valorizzazione e la diffusione della cultura naturalistica e biologica nella
scuola e nella società.
Il timore di ulteriori
perdite degli spazi dedicati alla cultura e alla ricerca scientifica ci ha
indotto a promuovere una raccolta di firme Contro
l’impoverimento culturale e materiale dell’Italia, raccolta condotta
insieme alle altre Associazioni dei docenti di discipline scientifiche, AIF e
DD-SCI. La manifestazione si è conclusa a Firenze,
dopo poco più di 2000 adesioni raccolte direttamente e via fax, con due
interventi di grande rilievo culturale ed emozionale da parte dai prof.
Marcello Buiatti e Elio Fabri.
I documenti dell’iniziativa sono stati pubblicati sul nostro sito e le adesioni
continuano ad arrivare.
In marzo abbiamo
partecipato al salone di Genova sulle
tecnologie didattiche, Ted, l’impegno, anche
economico, non è stato trascurabile. Lo stand Anisn
- Naturalmente è stato visitato da circa 200 persone che hanno lasciato il loro
recapito; i nominativi sono stati inviati alle sezioni
più vicine. Si tratta di un lavoro di promozione i cui risultati si vedono a
lungo periodo. C’è da decidere se ripetere l’esperienza nell’anno corrente.
E’ stata promossa dall’ANISN e
finanziata dal MURST una ricerca sul
tema: Scienza un mito in declino
mirante a determinare se e quanto nel nostro Paese c’è una diminuzione di iscritti alle facoltà scientifiche in assoluto e in
relazione agli altri Paesi industrializzati, a quelli emergenti e al terzo
mondo. Il lavoro è stato affidato ad una ricercatrice che è ha presentato
periodicamente i suoi lavori per posta elettronica; il 10 luglio c’è stato un incontro
a Roma cui hanno partecipato la ricercatrice Teresa
Mariano, Clementina Todaro e chi scrive. La prima
parte, quella relativa alla “fotografia” della
situazione, è in via di completamento e verrà presentata in una conferenza
stampa da effettuarsi a Roma presso la sede nazionale Anisn
entro febbraio 2003. La parte successiva sulla ricerca delle motivazioni si
presenta complessa, ma di ancora maggiore interesse per l’Anisn
in quanto dovranno essere esaminati i programmi e
metodologie di studio delle scuole come una delle possibili cause. Si rende
necessario prendere contatti con le Associazioni europee degli insegnanti e mettere a punto un test di rilevazione dei dati.
La speranza di poter costruire un
Portale delle scienze ha impegnato un
po’ di risorse e suscitato non poche aspettative: quando
però la realizzazione sembrava vicina il progetto è in parte sfumato per mancanza
di fondi da parte del Ministero. Rimane di tutto il lavoro preparatorio
una visione più chiara della struttura e delle finalità di un progetto
di grande utilità per l’insegnamento delle scienze nella scuola elementare e
media. L’impegno richiesto non consente di pensare ad una realizzazione
basata esclusivamente sul volontariato anche perché, per quanti sforzi si
possano fare, non riusciremo mai ad acquisire autonomamente quella visibilità
necessaria far decollare un progetto del genere con una base di partecipazione
accettabile. Anche se il progetto sarà abbastanza più
ristretto rispetto a quanto inizialmente sperato, sono stati messi a
disposizione fondi per iniziare il lavoro preparatorio, si tratta ora di
utilizzare queste risorse al meglio pensando ad una realizzazione più graduale
del progetto iniziale.
La giornata di studio Le Scienze a scuola è una
iniziativa promossa e finanziata dalla Provincia di Pisa e realizzata
dall’Anisn, Aif e Sci. Lo
scopo è quello di fare il punto sulla riforma della scuola e creare le basi per
la costruzione di gruppi di lavoro stabili sui curricoli di
scienze possibili nell’intero percorso dalla scuola per l’infanzia alla media.
La fase organizzativa è ormai completata. Per ora sono 53 gli iscritti dell’Anisn provenienti da ogni regione d’Italia, 15 i locali a
cui se ne aggiungeranno altri. Il sito si sta
attrezzando per accogliere i forum dei gruppi di studio e tutta la
documentazione prepraratoria. Gli atti saranno
pubblicati l’anno prossimo con un ulteriore specifico finanziamento.
E’ il caso di ribadire
l’importanza di sostenere la ricerca didattica nelle Scienze Naturali:
senza ricerca non si hanno nuove idee e
proposte e non possiamo sostenere alcun confronto e soprattutto non possiamo
interloquire con l’Università dovrebbe rappresentare ora più che mai
l’interlocutore privilegiato dell’Associazione, visto anche che la formazione
in itinere dei docenti nella legge delega del ministro Moratti
è affidata alle Università. L’Anisn ha tradizioni
antiche sulla quali costruire la strategia per il
futuro è necessario organizzare un incontro interno alla Associazione per
riflettere sulle risultanze della giornata di studio di Pisa.
Il nuovo protocollo d’intesa con il MIUR
è in continuità con quello concluso. E’ stato stabilito un raggruppamento
disciplinare che lascia perplessi in quanto siamo
stati collocati nella stessa area dei Geografi e degli Architetti.
Prossimamente saremo chiamati per la progettazione del
corso di formazione che l’ispettrice Sandra Cigni Perugini vorrebbe pensato con
una visione transdisciplinare per riflettere sul tema
“tutela e valorizzazione del territorio”. La cosa entusiasma e convince in
misura non elevata, data la situazione sarebbe bene indirizzare le risorse più
che su un corso residenziale in Puglia in attività diffuse che consentano la massima partecipazione ad un progetto che veda
al centro i problemi dell’insegnamento delle Scienze Naturali in ogni ordine di
scuola con particolare riferimento a quelli iniziali. E’ quindi, nei limiti del
possibile, contrattare un intervento che non sia di
facciata, ma rappresenti un momento importante di formazione didattica per il
maggior numero di colleghi.
Le esperienze precedenti nel lungo periodo sono state comunque utili anche sul piano della crescita e del
radicamento dell’Anisn: in Puglia si è recentemente
costituita una sezione ben impostata con 25 soci, come inizio è assai
promettente.
L’accreditamento definitivo dell’ANISN
come ente qualificato per la formazione
(DM 177) che ha permesso, tra l’altro, di stimolare in alcuni casi delle
iniziative locali e di diffonderle in tempo reale e di avere in definitiva
un’anagrafe nazionale delle iniziative di formazione delle sezioni. E’ ancora aperto il discorso
sulle certificazioni da rilasciare ai corsisti e soprattutto l’opportunità o
meno di “una certificazione di qualità ANISN”
dei corsi di formazione nel contesto ISO 2000.
Quest’anno ben 16 sezioni ANISN hanno presentato corsi di formazione,
complessivamente le sezioni svolgeranno 45 corsi di aggiornamento.
Le iniziative sono pubblicate sul sito del Ministero. In questa
attività è necessario seguire e sostenere le sezioni sia per completare
la documentazione e sia perché iniziano
a piovere le richieste delle scuole. l’Anisn nazionale offrirà aiuto didattico
e organizzativo.
Il 4 settembre l’Anisn è stata convocata dall’Indire con le altre Associazioni per ascoltare il resoconto
sull’attività svolta nell'ambito della formazione in rete (eccessivamente
trionfalistica) e i progetti per il futuro. E’ stato ribadito
l'impegno di proseguire l’esperienza facendo un maggior affidamento sulla
competenza dimostrata dalle Associazioni e promettendo un nuovo incontro
operativo di lì a poco. Ancora, a due mesi di distanza, non si hanno ulteriori notizie.
Lo studio per la revisione di
alcuni articoli dello Statuto
dell’Associazione al fine di renderlo più coerente con le attività e bisogni
dell’associazione tutta e in particolare delle singole sezioni, tenuto conto
anche del fatto che in generale l’associazionismo si è evoluto e che è in atto
un decentramento a livello regionale anche delle attività formative. Gli
articoli proposti con le dovute riflessioni e motivazioni
saranno presentati ai soci nella prossima assemblea.
A Bologna continua a riunirsi il Forum delle Associazioni che ha
promosso, il 12 ottobre, una giornata di studio dal titolo “La formazione dei
docenti nella scuola dell'autonomia”. L’Anisn, dopo
aver contribuito alla definizione del programma sostenendo ed ottenendo
sostanziali cambiamenti e integrazione, ha partecipato all’iniziativa. Maggiori informazioni si trovano all’indirizzo:
www.anisn.it/associazioni. Il Forum di Bologna ha
perso gran parte del suo peso politico con il cambiamento della maggioranza,
tuttavia è importante mantenere un luogo di confronto tra le Associazioni
disciplinari dei docenti per mantenere vivo il dibattito e la vigilanza.
L’attività futura del Forum sarà dedicata alla elaborazione
di nuovi curricoli che si prospetta in relazione alla “sperimentazione” in
corso e al ddl di riforma in discussione in
Parlamento. E’ stata avanzata l’ipotesi di un seminario
nazionale domenica 19 gennaio.
Dopo la firma del protocollo con
la Federparchi non si sono ottenuti benefici significativi direttamente. Sono invece partire singole
iniziative delle sezioni che hanno promosso accordi locali con promettenti
possibilità di sviluppo. La Federparchi ha una
rappresentatività tutto sommato modesta e occorre
pensare a costruire accordi anche con le Associazioni che hanno come compito
statutario la tutela ambientale con tutti gli annessi che poi si sono
conquistati sul campo. Legambiente e WWF non si
limitano a gestire aree protette, ma gestiscono direttamente corsi rivolti agli
insegnanti senza che noi ci possiamo intervenire in nessun modo. Ritengo che
sia opportuno ricercare un confronto ed avviare collaborazioni in ogni località
dove questo sia possibile.
Pubblicistica Anisn. Il Sito ha raggiunto livelli di attrazione buoni: da maggio a novembre la media
giornaliera delle pagine visitate è passata da 959 a 2197 con un sostanziale
cambiamento dell’utenza che è divenuta più mirata e molto meno casuale: il 54 %
dei visitatori proviene dall’Italia contro il 41 % del mese di maggio. Sono stati attivati i siti delle sezioni:
FVG, Catania, Vicenza, Padova, Lombardia. I forum sono poco frequentati.
La rivista nazionale si presenta
molto meglio nella nuova veste grafica; deve essere superata la sporadicità
delle uscite sperando che si possano fissare una verso ottobre e l’altra in
marzo; la stampa è stata affidata alla casa editrice Liguori
che ne cura anche la diffusione e la vendita all’esterno dell’Associazione ( il
costo della rivista è di 10 euro). Ci sono stati problemi per la messa in rete superati con
un po’ di difficoltà. Sarebbe utile organizzare un incontro nazionale su tutta
la pubblicistica dell’Anisn tenendo
presente che tre periodici escono regolarmente da numerosi anni (rivista
nazionale, quella campana e Naturalmente) e la sezione Lombarda ha pubblicato
il primo numero dei suoi “Quaderni” oltre alla una
gran quantità di pubblicazioni da parte delle Sezioni emersa in occasione della
preparazione della partecipazione al Ted.
Stato sezioni Le due attività attualmente in corso
promosse dal nazionale (giornata di studio e olimpiadi) stanno riscuotendo una
buona attenzione da parte dei colleghi. Il fatto che sia stata possibile la
comunicazione diretta da parte del Ministero ha dato
una immagine di ufficialità che fa sperare ulteriori contatti: sono arrivate
per fax, posta elettronica e posta ordinaria 118 adesioni da parte di scuole di
ogni regione d’Italia e le richieste di partecipazione continuano ad arrivare.
La sezione lombarda a firmato un
protocollo di intesa con la Direzione Scolastica regionale che le consente di
accedere a finanziamenti per la realizzazione di corsi i formazione per docenti
insieme a Aif e DD- SCi, due corsi sono già partiti
con una affluenza superiore alle attese.
Altri accordi locali sono funzionanti da
tempo come per esempio quello con l'IRRE Marche che risolve non pochi
problemi organizzativi e finanziari della Sezione.
Nel Lazio si sta costruendo un buon rapporto con
l’Accademia dei Lincei ed è possibile che escano
pubblicazioni di grande interesse scientifico e didattico. Da
tempo è attiva la collaborazione con il Sistema Sismico Nazionale che ha
reso possibile la spedizione a tutti i soci della bella raccolta di manifesti
didattici “Quando la Terra trema”. Forse sarebbe il caso di intensificare ulteriormente
la collaborazione per promuovere la realizzazione di
un CD-rom sul tema, per esempio, “Convivere con i terremoti”.
Ogni sezione è in rapporto con le Università, con
istituti di ricerca, musei, acquari e molte altri
soggetti che operano nel campo delle Scienze Naturali e della tutela
dell’ambiente, rapporti che hanno consentito la progettazione dei numerosi
corsi più sopra ricordati.
La struttura dell’Anisn è diffusa, estesa e ben radicata, un problema è che
si tratta di radici non più giovanissime, se non si
trovano ricambi il rischio di un progressivo indebolimento è forte.
Terminato l'intervento del Presidente
Terreni prende la parola Todaro il cui intervento è sotto riportato tra" ".
" Ad integrazione delle attività
istituzionali dell'ANISN elencate dal Presidente, faccio presente che la
richiesta di contributo (circa 12.000 €) per
la ricerca sul calo delle iscrizioni alle facoltà scientifiche
"Scienza un mito in declino" progetto ANISN, è stata avviata al MURST
nel contesto delle leggi relative alla iniziative per
la diffusione della cultura scientifica.
A mio parere però quello che ha caratterizzato il contesto cultural-politico
dell'associazione di questi ultimi tempi sono stati i rapporti con le altre associazioni,
in particolare con AIF e la SCI/DD e paradossalmente nessuna interazione, se
non marginale e non finalizzata alla richiesta di un eventuale contradittorio relativo alla riforma in atto, con il nuovo
contesto politico. Di nuovo l'Associazione è emarginata e si sta completamente
emarginando dal contesto istituzionale, in particolare
dalla riforma Moratti-Bertagna. Infatti
per quello che riguarda il futuro dell'insegnamento delle Scienze Naturali e
della formazione degli insegnanti, a parte l'appello per l'impoverimento
culturale e materiale dell'Italia che è rimasto però all'interno dell'Associazione
e del contesto scientifico che ne condivideva lo spirito, finora nessun
tentativo è stato fatto per interloquire con il Ministro o chi per esso.
Rispetto a questo contesto sento l'esigenza di dirvi
come la penso, anche perché molte volte ne ho parlato con chiarezza e fermezza
con il Presidente.
Sono convinta più che mai che in questo periodo sia
opportuno, tra l'altro, l'interazione e la collaborazione con le altre associazioni
disciplinari che riguardano l'area scientifica, a patto però di
alcuni vincoli vengano rispettati in quanto costituiscono la matrice di
tutte le iniziative dell'ANISN.
1) non far perdere la peculiarità
dell'Associazione e non azzerare tutto
quello che in questi anni l'Associazione, valorizzando le Scienze della Natura,
ovvero tutte le scienze, ha costruito. Infatti la
visibilità e la credibilità dell'ANISN
ha portato a non pochi riconoscimenti da parte del MIUR e non solo, e
soddisfazione e orgoglio di appartenenza da parte dei soci e una continua
aggregazione di nuovi docenti, anche in merito al buon servizio che il sito
ANISN svolge. Ancora oggi, a verifica di questa ritrovata credibilità
mi è pervenuta, essendo la responsabile della ricerca didattica e della
formazione ANISN, l'invito da parte
della Prof.ssa Paola Mosconi Bernardini
dell'Università di Pavia ad organizzare un seminario insieme alla scuola
dell'infanzia, a quella primaria e media;
2) valorizzare le risorse ANISN a tutti i
livelli.
3) sostenere la ricerca didattica, senza
ricerca non si hanno nuove idee e proposte. Di conseguenza non è
possibile alcun confronto e soprattutto deventa improbabile interloquire con l'Università che a mio
parere dovrebbe rappresentare, ora più che mai, l'interlocutore privilegiato
dell'Associazione, visto anche che la formazione in itinere dei docenti nella
legge delega del Ministro Moratti è affidata alle
Università.
Forte di questi presupposti non
ha condiviso del tutto, e visti i risultati odierni ne sono più che mai
convinta, l'impegno, il tempo, la risorse profusi dal
nostro presidente per intensificare i rapporti con l'AIF e la SCI/DD in merito
al progetto del portale delle Scienze e alla giornata di studio del 5 dicembre "Problemi e prospettive per
l'insegnamento scientifico nella scuola dell'infanzia, elementare e media".
Per comprendere questo mio disappunto è necessario
chiarire in breve alcune cose.
Il progetto del "Portale delle Scienze", nato
in seno all'ANISN, (infatti in un primo tempo si
pensava di svilupparlo in collaborazione con l'Accademia dei XL), è stato
presentato al MIUR, tramite il Prof. Drago, componente del gabinetto del
Ministro, in collaborazione con l'AIF e
la SCI/DD. Il progetto, come tutti sapete, almeno per
il momento, per mancanza di fondi non si è potuto attuare. Dei risultati però
si sono ottenuti grazie alle relazioni che hanno visto impegnato in prima
persona il Presidente. Infatti per merito del Prof.
Drago, consigliere del Ministro si sono ottenuti due esoneri , uno per il
Presidente dell'AIF e un altro per il vicepresidente della SCI/DD. A mio parere
era necessario in primo luogo l'esonero di un nostro socio e poi venivano gli
altri. Inoltre non ho condiviso la gestione
dell'iniziativa in tutto questo periodo, perché penso che si sia data un'impressione
di una reale collaborazione delle tre
associazioni che per il momento è rimasta solo formale. Ritenfo
poi che ogni associazione ha i suoi problemi, i suoi progetti, e soprattutto le
proprie istanze che devono essere gestite sempre in
prima persona.
Inoltre non condivido la forte presenza
delle due associazioni e anche del CIDI nella giornata di studio del 5
dicembre di Pisa. Anche in questa occasione sarebbe stato politicamente utile per
l'ANISN chefossero impegnate le risorse ANISN, anche
perché molti soci hanno fatto esperienze significative nella scuola primaria e
nella scuola media. Senza pensare poi al lavoro fatto in nome
dell'Associazione, fin dai tempi di Berliguer
all'interno del MIUR, per la scuola dell'infanzia, per quella primaria e
media dalla sottoscritta e da Marcella Jacono.
Il programma dell'iniziativa,
soltanto quello che conosco, pur essendo la responsabile della ricerca
didattica e della formazione, evidenzia in maniera semplice e chiara ma anche
ufficialmente, di non riconoscere la ricerca didattica fatta fin'ora in seno all'ANISN. e' un
modo di dichiarare a mio parere l'imcompetenza
dell'ANISN rispetto le questioni didattiche della scuola materna, primaria e
media.
Ritengo infine, visti i tanti
cambiamenti in atto a livello centrale e periferico, che l'impegno di tutto il
Consiglio Direttivo ed in primis dal Presidente debba
essere profuso su questioni fondamentali che riguardano il futuro stesso
dell'Associazione.
A questo punto si apre un vivace didattito tra i consiglieri. Dei numerosi interventi in particolare emergono nell'ordine le
seguenti opinioni e suggerimenti:
-
Turiàco: evidenzia la necessità di privilegiare la ricerca didattica, di istituire l'albo dei
formatori, di creare un modello per avallare la certificazione di qualità; di
aiutare le sezioni nell'elaborazione di progetti e corsi di aggiornamento (che
qualifichino professionalmente ed abbiano la componente didattica) e
nell'additare corsie preferenziali per ottenere finanziamenti e di fare della
formazione un "bisiness"
-
Carboni:
rileva la positività, in seno al C.D., di una discussione aperta e leale sulle opinioni di
ciascuno e ne auspica l'approfondimento e il chiarimento in modo che si possa
addivenire ad una linea d'azione che ci veda agire in sintonia. Capisce le
motivazioni che spingono Todaro ad avere queste perplessità,
ma è del parere che debba continuare nel suo compito
che è quello della ricerca didattica, cercando anche all'esterno del C.D. dei
collaboratori. E' convinta che è nella ricerca didattica che la nostra
associazione si potrà distinguere ed affermare nei rapporti col Ministero e nel
servizio ai colleghi. Ritiene pertanto fondamentale che si curino e
intensifichino i rapporti col Ministero dell'Istruzione, ma anche, come diceva Todaro, con altri Ministeri. Per quel che riguarda i rapporti con le sezioni propone che si incarichi qualcuno,
in seno al C.D. che si assuma questo compito.
-
Sica:
suggerisce di affrontare i problemi collegialmente,
ripetere giornate come quella di Pisa che possano essere una riflessione solo
ANISN in modo che possano intervenire non solo chi è preparato in merito ma anche
altri;
-
Costantino: condide quanto evedenziato da Todaro ma anche
con Terreni rileva la necessità di legarsi alle altre associazioni per non
soccombere; sollecita ad individuare le emergenze e fare scelte di priorità;
Terreni replica precisando che l'appuntamento del 5 dicembre a
Pisa rappresenta una delle attività promosse dall'Anisn,
attività che ha richiesto certamente tempo e risorse, che è
stata organizzata con l'intento di far convergere le esperienze maturate dalle
tre Associazioni che raggruppano i docenti di scienze sperimentali. Il
confronto e la discussione consentono non solo un aumento della possibilità di
incidere sulle scelte di chi governa la scuola, maggiore rispetto ad una azione isolata, ma anche una possibilità di crescita
interna partendo da ciò che è stato finora elaborato per valorizzarlo non certo
per disconoscerne la validità. Questa attività si inquadra
all'interno delle collaborazioni con le alttre
Associazioni disciplinari dei docenti come l'incontro promosso dal Forum delle
Associazioni a Bologna, La formazione dei
docenti nella scuola dell'autonomia, nel quale l'Anisn
è stata presente con un ruolo tutt'altro che marginale senza per questo doversi
sentire limitata nella sua espressione di pareri e giudizi in merito al tema
affrontato. Per questo motivo ritiene importante, sulla base delle informazioni
riportate da Todaro e dell'invito esplicito di Sica,
proseguire la discussione sui curricoli internamente all'Anisn
in un appuntamento molto prossimo, propone inoltre, che l'organizzazione
di questo incontro sia affidato a Todaro. Il prossimo incontro organizzato dal Forum delle Associazioni avrà
titolo: Nuovi ordinamenti, nmuovi curricoli: apriamo un dibattito è opportuno lavorare
per sfruttare l'occasione.
Alla fine della discussione il CD , sottolineando la priorità della ricerca didattica come
base e ragione dell'esistenza stessa dell'Anisn delibera di affidare a Todaro l'organizzazione di una discussione sui curricoli di
Scienze nella scuola dalle materne alla superiore in collaborazione con quelle
strutture universitarie che si sono dichiarate disponibili. Viene
infine auspicata la massima circolazione delle informazioni in modo tale da
consentire ai consiglieri tutti di dare il loro contributo di lavoro e di idee.
4.
Prospettive di lavoro
L'ampio ed articolato dibattito evidenzia, al di là delle diverse modalità di affrontare la politica
culturale dell'associazione, il desiderio di tutti i consiglieri, in primis del
Presidente, di ottimizzare le differenti vedute per una crescita democratica e
virtuosa dell'Associazione.
Infine dal
dibattito emergono le seguenti linee
operative:
-
gruppo di lavoro per la ricerca didattica in seno all'ANISN in
collaborazione con le Università
-
gruppo di lavoro per sostenere Vincenzo Boccardi
per l'organizzazione delle Olimpiadi di Scienze
-
gruppo di lavoro per il cambiamento dello statuto ABISN che
tenga conto anche delle nuove esigenze istituzionali delle sezioni a livello
regionale.
Boccardi ricorda il notevole lavoro
inerente le Olimpiadi delle Scienze e l'impegno di
spesa consistente in € 250 per ciascuna sezione per il quale necessita una
variazione di bilancio.
Carboni rileva la necessità di
stabilire con urgenza, un comitato che comprenda i responsabili dei gruppi di
lavoro e di conseguenza i responsabili delle attività ANISN che studi, in base
alle disponibilità economiche dell'associazione, i criteri e le somme da
stanziare per le singole iniziative. Ciascun gruppo naturalmente dovrà avere il
proprio piano di spesa necessario all'adempimento delle iniziative. Ribadisce che in assenza di tali delibarezioni
ci si potrebbe trovare in serie difficoltà ad agire in modo omogeneo e
corretto.
Esauriti
tutti i punti all'ordine del giorno la seduta è tolta alle ore 16,30.
La Segretaria
Il Presidente