Verbale Consiglio Direttivo n. 46 24/11/2002

 

                Domenica 24 novembre 2002 alle ore 10,00, presso l'Istituto di Zoologia "Federico Raffaele" del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo dell'Università La Sapienza sito in Viale dell'Università, 32  Roma, si è riunito il Consiglio Direttivo dell'ANISN per discutere del seguente ordine del giorno:

1.        Approvazione del verbale della seduta precedente

2.        Comunicazioni

3.        Analisi dello stato dell'Associazione e della realizzazione del programma

4.        Prospettive di lavoro

5.        Varie ed eventuali

Sono presenti i consiglieri Terreni (Presidente), Boccardi, Carboni, Costantino, Li Calzi (Segretaria), Loreti, Sica, Todaro, Turiàco.Risultano assenti i consiglieri Banchieri e D'Amico. E' altresì presente la Prof.ssa Rosa Roberto Presidente della Sezione Puglia.

Constatata l'esistenza del numero legale il Presidente Terreni dichiara aperta la seduta e passa all'esame dei punti all'o.d.g.:

 

1.        Approvazione del verbale della seduta precedente

Letto il verbale della seduta del 22 settembre 2002 lo stesso viene approvato a maggioranza con il voto contrario di Todaro e l'astensione di Constantino e Turiàco.

"Todaro afferma che la proposta della giornata di studio "L'insegnamento delle Scienze nella scuola dell'infanzia, elementare e media: speranze e prospettive"  presentata al Consiglio Direttivo nella precedente seduta del 22 settembre evidenziava che l'ANISN insieme alla Provincia di Pisa fosse la promotrice e la responsabile dell'organizzazione dell'iniziativa. In seguito, come appare chiaramente nell programma, le promotrici dell'iniziativa appaiono le tre associazioni l'AIF, la SCI/DD e l'ANISN e dal programma si evince un ruolo marginale dell'ANISN."

 

2.        Comunicazioni

Il Presidente Terreni legge quanto inviato dalla Prof.ssa Banchieri assente per motivi di famiglia e della quale si riporta tra " "  quanto pervenuto:

" Vorrei, anche se brevemente , esprimere una riflessione sul lavoro avviato con la Federparchi. E' vero che non è scaturito da questo accordo un programma ben definito, ciò è dovuto senz'altro a carenze reciproche. Credo però che soprattutto Federparchi non abbia la "forza" di coordinare su tutto il territorio nazionale le attività dei singoli parchi.

Una ipotesi da valutare e da perseguire, dovrebbe riguardare la possibilità di avere una rubrica fissa nella rivista della Federparchi, che ci consentirebbe di dialogare e soprattutto di avere la possibilità di entrare in una "rete-sistema".

Nei giorni 25,26,27 ottobre si è svolto un convegno "Educazione ambientale: filosofie e metodo a confronto", e per la prima volta unn'associazione della scuola (l'ANISN) è stata chiamata a partecipare ai lavori.

Da questo incontro è emerso il netto scollegamento tra le associazioni ambientaliste. Il Convegno di Badia Prataglia ritengo abbia evidenziato l'esigenza degli "addetti ai lavori" di avere una sede di confronto e scambio di esperienze, filosofie e metodi di natura tecnica e non politica. La tendenza che sembra emergere è uno scollamento nei programmi, mentre viene privilegiata una politica localista improntata ad un "egoismo" di appartenenza. In queste condizioni trova difficoltà il ragionamento che dovrebbe portare ad una strategia che cerca di mettere in comune esperienze, competenze per un rapporto unitario con le realtà istituzionali. Bisognerebbe trovare un tavolo comune per delineare una strategia unitaria. Questa azione, non indebolirebbe l'autonomia delle varie associazioni, anzi accanto a queste azioni si riesce arafforzare il radicamento della nostra associazione nelle scuole, operando per reclutamento-formazione."

Todaro ringrazia la Banchieri per il lavoro svolto, condivide la proposta fatta relativa alla gestione di uno spazio nella rivista Federparchi, sottolinea la necessità di supportare la sua iniziativa, ad esempio, inviando le numerose attività  che da ciascuna regione vengono realizzate nel campo dell'educazione ambientale. Gli altri componenti della commissione Parchi,  Loreti, Turiàco e Sica, potrebbero collaborare.

 Sica sostiene la proposta di Todaro anche se  evidenzia la grossa difficoltà di collaborazione con le altre associazioni ambientaliste. Roberto comunica che sono stati stanziati a livello locale fondi per corsi di formazione ritiene opportuno informarsi per capire da dove provengoni i fondi e come fare per ottenerli.

 

3.        Analisi dello stato dell'Associazione e della realizzazione del programma

Prende la parola il Presidente Terreni il cui intervento è qui riportato tra " "

" Incontro con un ordine del giorno molto ristretto rispetto alle consuetudini, d’altra parte in questo anno e mezzo si sono succeduti avvenimenti che hanno mutato profondamente lo scenenario politico e la riforma, che sembrava ormai imminente, ha preso una direzione molto diversa e non si sa ancora quanto più sicura della precedente.

L’Anisn ha assorbito, forse meglio di altre Associazioni,  il contraccolpo del disorientamento generale, ma il lavoro volontario è divenuta una attività rara sostituita molto spesso da impegni di natura burocratica all’interno delle istituzioni scolastiche che sembrano esaurire tutte le risorse che un tempo venivano dedicate ad attività di tipo associativo e culturale. Forse è un segno dei tempi che ormai impongono un rientro economico anche se modesto tuttavia tangibile per ogni azione condotta. Certo per coloro che continuano dopo decenni a sostenere l’Anisn non è confortante la mancanza di un sostegno anche morale per una attività che diviene ogni giorno più necessaria.

Indipendentemente dal merito delle nuove proposte di riforma, il fallimento del disegno precedente ha portato un disorientamento generale e buona parte di coloro che non si erano risparmiati nel sostenere il rinnovamento non hanno potuto che prendere ormai atto dell’inutilità dei loro sforzi per rifugiarsi nel lavoro in classe nell’attesa di una pensione sempre più prossima. D’altra parte anche le incertezze circa il destino delle nuove leve uscite dalla Scuole di Specializzazione lascia speranze non esaltanti nella possibilità di un ricambio generazionale di cui ci sarebbe un gran bisogno.

Il precariato prosegue fino ad un’età insopportabilmente avanzata e durante tutto questo periodo è difficile coinvolgere i colleghi più giovani in attività che non siano strettamente necessarie.

Le attività “istituzionali”: la formazione e la ricerca didattica, sono state integrate da quanto scaturito dal seminario di Pisa del 24 novembre “Amare le Scienze Naturali” che potrebbe essere considerato, almeno in parte, il documento programmatico del presente mandato insieme alla Conferenza dei Presidenti del giorno successivo.

Da quelle discussioni scaturirono sei aree di attività:

1.        Soggiorni - studio in periodo extrascolastico

2.        Adottiamo un ambiente naturale: proposta di tutela di ambienti di rilevanza naturalistica

3.        Concorso “Conosci la Natura”

4.        La ricerca scientifica attraverso la ricerca di ambiente

5.        Scuola estiva per insegnanti di Scienze Naturali

6.        Olimpiadi delle Scienze Naturali.

Di queste sei proposte due si sono realizzate: Scuola estiva per insegnanti di Scienze Naturali e Olimpiadi delle Scienze Naturali, le altre non hanno trovato sostenitori sufficientemente convinti da creare un gruppo di lavoro in grado di definire meglio il progetto e proporlo ai soci, almeno fino ad ora.

Le nuove attività, che riprendono idee antiche e a lungo covate insieme ad altre originali, debbono rafforzare la finalità fondamentali dell’Anisn: la valorizzazione e la diffusione della cultura naturalistica e biologica nella scuola e nella società.

Il timore di ulteriori perdite degli spazi dedicati alla cultura e alla ricerca scientifica ci ha indotto a promuovere una raccolta di firme Contro l’impoverimento culturale e materiale dell’Italia, raccolta condotta insieme alle altre Associazioni dei docenti di discipline scientifiche, AIF e DD-SCI. La manifestazione si è conclusa a Firenze, dopo poco più di 2000 adesioni raccolte direttamente e via fax, con due interventi di grande rilievo culturale ed emozionale da parte dai prof. Marcello Buiatti e Elio Fabri. I documenti dell’iniziativa sono stati pubblicati sul nostro sito e le adesioni continuano ad arrivare.

In marzo abbiamo partecipato al salone di Genova sulle tecnologie didattiche, Ted, l’impegno, anche economico, non è stato trascurabile. Lo stand Anisn - Naturalmente è stato visitato da circa 200 persone che hanno lasciato il loro recapito; i nominativi sono stati inviati alle sezioni più vicine. Si tratta di un lavoro di promozione i cui risultati si vedono a lungo periodo. C’è da decidere se ripetere l’esperienza nell’anno corrente.

E’ stata promossa dall’ANISN e finanziata dal MURST una ricerca sul tema: Scienza un mito in declino mirante a determinare se e quanto nel nostro Paese c’è una diminuzione di iscritti alle facoltà scientifiche in assoluto e in relazione agli altri Paesi industrializzati, a quelli emergenti e al terzo mondo. Il lavoro è stato affidato ad una ricercatrice che è ha presentato periodicamente i suoi lavori per posta elettronica; il 10 luglio c’è stato un incontro a Roma cui hanno partecipato la ricercatrice Teresa Mariano, Clementina Todaro e chi scrive. La prima parte, quella relativa alla “fotografia” della situazione, è in via di completamento e verrà presentata in una conferenza stampa da effettuarsi a Roma presso la sede nazionale Anisn entro febbraio 2003. La parte successiva sulla ricerca delle motivazioni si presenta complessa, ma di ancora maggiore interesse per l’Anisn in quanto dovranno essere esaminati i programmi e metodologie di studio delle scuole come una delle possibili cause. Si rende necessario prendere contatti con le Associazioni europee degli insegnanti e mettere a punto un test di rilevazione dei dati.

La speranza di poter costruire un Portale delle scienze ha impegnato un po’ di risorse e suscitato non poche aspettative: quando però la realizzazione sembrava vicina il progetto è in parte sfumato per mancanza di fondi da parte del Ministero. Rimane di tutto il lavoro preparatorio una visione più chiara della struttura e delle finalità di un progetto di grande utilità per l’insegnamento delle scienze nella scuola elementare e media. L’impegno richiesto non consente di pensare ad una realizzazione basata esclusivamente sul volontariato anche perché, per quanti sforzi si possano fare, non riusciremo mai ad acquisire autonomamente quella visibilità necessaria far decollare un progetto del genere con una base di partecipazione accettabile. Anche se il progetto sarà abbastanza più ristretto rispetto a quanto inizialmente sperato, sono stati messi a disposizione fondi per iniziare il lavoro preparatorio, si tratta ora di utilizzare queste risorse al meglio pensando ad una realizzazione più graduale del progetto iniziale.

La giornata di studio Le Scienze a scuola è una iniziativa promossa e finanziata dalla Provincia di Pisa e realizzata dall’Anisn, Aif e Sci. Lo scopo è quello di fare il punto sulla riforma della scuola e creare le basi per la costruzione di gruppi di lavoro stabili sui curricoli di scienze possibili nell’intero percorso dalla scuola per l’infanzia alla media. La fase organizzativa è ormai completata. Per ora sono 53 gli iscritti dell’Anisn provenienti da ogni regione d’Italia, 15 i locali a cui se ne aggiungeranno altri. Il sito si sta attrezzando per accogliere i forum dei gruppi di studio e tutta la documentazione prepraratoria. Gli atti saranno pubblicati l’anno prossimo con un ulteriore specifico finanziamento.

E’ il caso di ribadire l’importanza di sostenere la ricerca didattica nelle Scienze Naturali: senza  ricerca non si hanno nuove idee e proposte e non possiamo sostenere alcun confronto e soprattutto non possiamo interloquire con l’Università dovrebbe rappresentare ora più che mai l’interlocutore privilegiato dell’Associazione, visto anche che la formazione in itinere dei docenti nella legge delega del ministro Moratti è affidata alle Università. L’Anisn ha tradizioni antiche sulla quali costruire la strategia per il futuro è necessario organizzare un incontro interno alla Associazione per riflettere sulle risultanze della giornata di studio di Pisa.

Il nuovo protocollo d’intesa con il MIUR è in continuità con quello concluso. E’ stato stabilito un raggruppamento disciplinare che lascia perplessi in quanto siamo stati collocati nella stessa area dei Geografi e degli Architetti. Prossimamente saremo chiamati per la progettazione del corso di formazione che l’ispettrice Sandra Cigni Perugini vorrebbe pensato con una visione transdisciplinare per riflettere sul tema “tutela e valorizzazione del territorio”. La cosa entusiasma e convince in misura non elevata, data la situazione sarebbe bene indirizzare le risorse più che su un corso residenziale in Puglia in attività diffuse che consentano la massima partecipazione ad un progetto che veda al centro i problemi dell’insegnamento delle Scienze Naturali in ogni ordine di scuola con particolare riferimento a quelli iniziali. E’ quindi, nei limiti del possibile, contrattare un intervento che non sia di facciata, ma rappresenti un momento importante di formazione didattica per il maggior numero di colleghi.

Le esperienze precedenti nel lungo periodo sono state comunque utili anche sul piano della crescita e del radicamento dell’Anisn: in Puglia si è recentemente costituita una sezione ben impostata con 25 soci, come inizio è assai promettente.

L’accreditamento definitivo dell’ANISN come ente qualificato per la formazione (DM 177) che ha permesso, tra l’altro, di stimolare in alcuni casi delle iniziative locali e di diffonderle in tempo reale e di avere in definitiva un’anagrafe nazionale delle iniziative di formazione delle sezioni. E’ ancora aperto il discorso sulle certificazioni da rilasciare ai corsisti e soprattutto l’opportunità o meno di “una certificazione di qualità ANISN”  dei corsi di formazione nel contesto ISO 2000. Quest’anno ben 16 sezioni ANISN hanno presentato corsi di formazione, complessivamente le sezioni svolgeranno 45 corsi di aggiornamento. Le iniziative sono pubblicate sul sito del Ministero. In questa attività è necessario seguire e sostenere le sezioni sia per completare la documentazione e sia  perché iniziano a piovere le richieste delle scuole.  l’Anisn nazionale offrirà aiuto didattico e organizzativo.

Il 4 settembre l’Anisn è stata convocata dall’Indire con le altre Associazioni per ascoltare il resoconto sull’attività svolta nell'ambito della formazione in rete (eccessivamente trionfalistica) e i progetti per il futuro. E’ stato ribadito l'impegno di proseguire l’esperienza facendo un maggior affidamento sulla competenza dimostrata dalle Associazioni e promettendo un nuovo incontro operativo di lì a poco. Ancora, a due mesi di distanza, non si hanno ulteriori notizie.

Lo studio per la revisione di alcuni articoli dello Statuto dell’Associazione al fine di renderlo più coerente con le attività e bisogni dell’associazione tutta e in particolare delle singole sezioni, tenuto conto anche del fatto che in generale l’associazionismo si è evoluto e che è in atto un decentramento a livello regionale anche delle attività formative. Gli articoli proposti con le dovute riflessioni e motivazioni saranno presentati ai soci nella prossima assemblea.

A Bologna continua a riunirsi il Forum delle Associazioni che ha promosso, il 12 ottobre, una giornata di studio dal titolo “La formazione dei docenti nella scuola dell'autonomia”. L’Anisn, dopo aver contribuito alla definizione del programma sostenendo ed ottenendo sostanziali cambiamenti e integrazione, ha partecipato all’iniziativa. Maggiori informazioni si trovano all’indirizzo: www.anisn.it/associazioni. Il Forum di Bologna ha perso gran parte del suo peso politico con il cambiamento della maggioranza, tuttavia è importante mantenere un luogo di confronto tra le Associazioni disciplinari dei docenti per mantenere vivo il dibattito e la vigilanza. L’attività futura del Forum sarà dedicata alla elaborazione di nuovi curricoli che si prospetta in relazione alla “sperimentazione” in corso e al ddl di riforma in discussione in Parlamento. E’ stata avanzata l’ipotesi di un seminario nazionale domenica 19 gennaio.

Dopo la firma del protocollo con la Federparchi non si sono ottenuti benefici significativi direttamente. Sono invece partire singole iniziative delle sezioni che hanno promosso accordi locali con promettenti possibilità di sviluppo. La Federparchi ha una rappresentatività tutto sommato modesta e occorre pensare a costruire accordi anche con le Associazioni che hanno come compito statutario la tutela ambientale con tutti gli annessi che poi si sono conquistati sul campo. Legambiente e WWF non si limitano a gestire aree protette, ma gestiscono direttamente corsi rivolti agli insegnanti senza che noi ci possiamo intervenire in nessun modo. Ritengo che sia opportuno ricercare un confronto ed avviare collaborazioni in ogni località dove questo sia possibile.

Pubblicistica Anisn. Il Sito ha raggiunto livelli di attrazione buoni: da maggio a novembre la media giornaliera delle pagine visitate è passata da 959 a 2197 con un sostanziale cambiamento dell’utenza che è divenuta più mirata e molto meno casuale: il 54 % dei visitatori proviene dall’Italia contro il 41 % del mese di maggio.  Sono stati attivati i siti delle sezioni: FVG, Catania, Vicenza, Padova, Lombardia. I forum sono poco frequentati.

La rivista nazionale si presenta molto meglio nella nuova veste grafica; deve essere superata la sporadicità delle uscite sperando che si possano fissare una verso ottobre e l’altra in marzo; la stampa è stata affidata alla casa editrice Liguori che ne cura anche la diffusione e la vendita all’esterno dell’Associazione ( il costo della rivista è di 10 euro). Ci sono stati problemi per la messa in rete superati con un po’ di difficoltà. Sarebbe utile organizzare un incontro nazionale su tutta la pubblicistica dell’Anisn tenendo presente che tre periodici escono regolarmente da numerosi anni (rivista nazionale, quella campana e Naturalmente) e la sezione Lombarda ha pubblicato il primo numero dei suoi “Quaderni” oltre alla una gran quantità di pubblicazioni da parte delle Sezioni emersa in occasione della preparazione della partecipazione al Ted.

Stato sezioni Le due attività attualmente in corso promosse dal nazionale (giornata di studio e olimpiadi) stanno riscuotendo una buona attenzione da parte dei colleghi. Il fatto che sia stata possibile la comunicazione diretta da parte del Ministero ha dato una immagine di ufficialità che fa sperare ulteriori contatti: sono arrivate per fax, posta elettronica e posta ordinaria 118 adesioni da parte di scuole di ogni regione d’Italia e le richieste di partecipazione continuano ad arrivare.

La sezione lombarda a firmato un protocollo di intesa con la Direzione Scolastica regionale che le consente di accedere a finanziamenti per la realizzazione di corsi i formazione per docenti insieme a Aif e DD- SCi, due corsi sono già partiti con una affluenza superiore alle attese.

Altri accordi locali sono funzionanti da tempo come per esempio quello con l'IRRE Marche che risolve non pochi problemi organizzativi e finanziari della Sezione.

Nel Lazio si sta costruendo un buon rapporto con l’Accademia dei Lincei ed è possibile che escano pubblicazioni di grande interesse scientifico e didattico. Da tempo è attiva la collaborazione con il Sistema Sismico Nazionale che ha reso possibile la spedizione a tutti i soci della bella raccolta di manifesti didattici “Quando la Terra trema”. Forse sarebbe il caso di intensificare ulteriormente la collaborazione per promuovere la realizzazione di un CD-rom sul tema, per esempio, “Convivere con i terremoti”.

Ogni sezione è in rapporto con le Università, con istituti di ricerca, musei, acquari e molte altri soggetti che operano nel campo delle Scienze Naturali e della tutela dell’ambiente, rapporti che hanno consentito la progettazione dei numerosi corsi più sopra ricordati.

La struttura dell’Anisn è diffusa, estesa e ben radicata, un problema è che si tratta di radici non più giovanissime, se non si trovano ricambi il rischio di un progressivo indebolimento è forte.


Terminato l'intervento del Presidente Terreni  prende la parola Todaro il cui intervento è sotto riportato tra" ".

 

" Ad integrazione delle attività istituzionali dell'ANISN elencate dal Presidente, faccio presente che la richiesta di contributo (circa 12.000 €) per  la ricerca sul calo delle iscrizioni alle facoltà scientifiche "Scienza un mito in declino" progetto ANISN, è stata avviata al MURST nel contesto delle leggi relative alla iniziative per la diffusione della cultura scientifica.

A mio parere però quello che ha caratterizzato il contesto cultural-politico dell'associazione di questi ultimi tempi sono stati i rapporti con le altre associazioni, in particolare con AIF e la SCI/DD e paradossalmente nessuna interazione, se non marginale e non finalizzata alla richiesta di un eventuale contradittorio relativo alla riforma in atto, con il nuovo contesto politico. Di nuovo l'Associazione è emarginata e si sta completamente emarginando dal contesto istituzionale, in particolare dalla riforma Moratti-Bertagna. Infatti per quello che riguarda il futuro dell'insegnamento delle Scienze Naturali e della formazione degli insegnanti, a parte l'appello per l'impoverimento culturale e materiale dell'Italia che è rimasto però all'interno dell'Associazione e del contesto scientifico che ne condivideva lo spirito, finora nessun tentativo è stato fatto per interloquire con il Ministro o chi per esso. Rispetto a questo contesto sento l'esigenza di dirvi come la penso, anche perché molte volte ne ho parlato con chiarezza e fermezza con il Presidente.

Sono convinta più che mai che in questo periodo sia opportuno, tra l'altro, l'interazione e la collaborazione con le altre associazioni disciplinari che riguardano l'area scientifica, a patto però di alcuni vincoli vengano rispettati in quanto costituiscono la matrice di tutte le iniziative dell'ANISN.

1)       non far perdere la peculiarità dell'Associazione e  non azzerare tutto quello che in questi anni l'Associazione, valorizzando le Scienze della Natura, ovvero tutte le scienze, ha costruito. Infatti la visibilità e la credibilità dell'ANISN  ha portato a non pochi riconoscimenti da parte del MIUR e non solo, e soddisfazione e orgoglio di appartenenza da parte dei soci e una continua aggregazione di nuovi docenti, anche in merito al buon servizio che il sito ANISN svolge. Ancora oggi, a verifica di questa ritrovata credibilità mi è pervenuta, essendo la responsabile della ricerca didattica e della formazione ANISN, l'invito da parte  della Prof.ssa Paola Mosconi Bernardini dell'Università di Pavia ad organizzare un seminario insieme alla scuola dell'infanzia, a quella primaria e media;

2)       valorizzare le risorse ANISN a tutti i livelli.

3)       sostenere la ricerca didattica, senza ricerca non si hanno nuove idee e proposte. Di conseguenza  non  è possibile  alcun confronto e soprattutto deventa improbabile interloquire con l'Università che a mio parere dovrebbe rappresentare, ora più che mai, l'interlocutore privilegiato dell'Associazione, visto anche che la formazione in itinere dei docenti nella legge delega del Ministro Moratti è affidata alle Università.

Forte di questi presupposti non ha condiviso del tutto, e visti i risultati odierni ne sono più che mai convinta, l'impegno, il tempo, la risorse profusi dal nostro presidente per intensificare i rapporti con l'AIF e la SCI/DD in merito al progetto del portale delle Scienze e alla giornata di studio del 5 dicembre "Problemi e prospettive per l'insegnamento scientifico nella scuola dell'infanzia, elementare e media".

Per comprendere questo mio disappunto è necessario chiarire in breve alcune cose.

Il progetto del "Portale delle Scienze", nato in seno all'ANISN, (infatti in un primo tempo si pensava di svilupparlo in collaborazione con l'Accademia dei XL), è stato presentato al MIUR, tramite il Prof. Drago, componente del gabinetto del Ministro,  in collaborazione con l'AIF e la SCI/DD. Il progetto, come tutti sapete, almeno per il momento, per mancanza di fondi non si è potuto attuare. Dei risultati però si sono ottenuti grazie alle relazioni che hanno visto impegnato in prima persona il Presidente. Infatti per merito del Prof. Drago, consigliere del Ministro si sono ottenuti due esoneri , uno per il Presidente dell'AIF e un altro per il vicepresidente della SCI/DD. A mio parere era necessario in primo luogo l'esonero di un nostro socio e poi venivano gli altri. Inoltre non ho condiviso la gestione dell'iniziativa in tutto questo periodo, perché penso che si sia data un'impressione di una reale  collaborazione delle tre associazioni che per il momento è rimasta solo formale. Ritenfo poi che ogni associazione ha i suoi problemi, i suoi progetti, e soprattutto le proprie istanze che devono essere gestite sempre in prima persona.

Inoltre non condivido la forte  presenza  delle due associazioni e anche del CIDI nella giornata di studio del 5 dicembre di  Pisa. Anche in questa occasione sarebbe stato politicamente utile per l'ANISN chefossero impegnate le risorse ANISN, anche perché molti soci hanno fatto esperienze significative nella scuola primaria e nella scuola media. Senza pensare poi al lavoro fatto in nome dell'Associazione, fin dai tempi di Berliguer all'interno del MIUR, per la scuola dell'infanzia, per quella primaria e media dalla sottoscritta e da Marcella Jacono.

Il programma dell'iniziativa, soltanto quello che conosco, pur essendo la responsabile della ricerca didattica e della formazione, evidenzia in maniera semplice e chiara ma anche ufficialmente, di non riconoscere la ricerca didattica fatta fin'ora in seno all'ANISN. e' un modo di dichiarare a mio parere l'imcompetenza dell'ANISN rispetto le questioni didattiche della scuola materna, primaria e media.

Ritengo infine, visti i tanti cambiamenti in atto a livello centrale e periferico, che l'impegno di tutto il Consiglio Direttivo ed in primis dal Presidente debba essere profuso su questioni fondamentali che riguardano il futuro stesso dell'Associazione.

A questo punto si apre un vivace didattito tra i consiglieri. Dei numerosi interventi  in particolare emergono nell'ordine le seguenti opinioni e  suggerimenti:

-          Turiàco: evidenzia la necessità di privilegiare la ricerca didattica, di istituire l'albo dei formatori, di creare un modello per avallare la certificazione di qualità; di aiutare le sezioni nell'elaborazione di progetti e corsi di aggiornamento (che qualifichino professionalmente ed abbiano la componente didattica) e nell'additare corsie preferenziali per ottenere finanziamenti e di fare della formazione un "bisiness"

-          Carboni: rileva la positività, in seno al C.D., di una discussione aperta e leale sulle opinioni di ciascuno e ne auspica l'approfondimento e il chiarimento in modo che si possa addivenire ad una linea d'azione che ci veda agire in sintonia. Capisce le motivazioni che spingono Todaro ad avere queste perplessità, ma è del parere che debba continuare nel suo compito che è quello della ricerca didattica, cercando anche all'esterno del C.D. dei collaboratori. E' convinta che è nella ricerca didattica che la nostra associazione si potrà distinguere ed affermare nei rapporti col Ministero e nel servizio ai colleghi. Ritiene pertanto fondamentale che si curino e intensifichino i rapporti col Ministero dell'Istruzione, ma anche, come diceva Todaro, con altri Ministeri. Per quel che riguarda i rapporti con le sezioni propone che si incarichi qualcuno, in seno al C.D. che si assuma questo compito.

-          Sica: suggerisce di affrontare i problemi collegialmente, ripetere giornate come quella di Pisa che possano essere una riflessione solo ANISN in modo che possano intervenire non solo chi è preparato in merito ma anche altri; 

-          Costantino: condide quanto evedenziato da Todaro ma anche con Terreni rileva la necessità di legarsi alle altre associazioni per non soccombere; sollecita ad individuare le emergenze e fare scelte di priorità;

Terreni replica precisando che l'appuntamento del 5 dicembre a Pisa rappresenta una delle attività promosse dall'Anisn, attività che ha richiesto certamente tempo e risorse, che è stata organizzata con l'intento di far convergere le esperienze maturate dalle tre Associazioni che raggruppano i docenti di scienze sperimentali. Il confronto e la discussione consentono non solo un aumento della possibilità di incidere sulle scelte di chi governa la scuola, maggiore rispetto ad una azione isolata, ma anche una possibilità di crescita interna partendo da ciò che è stato finora elaborato per valorizzarlo non certo per disconoscerne la validità. Questa attività si inquadra all'interno delle collaborazioni con le alttre Associazioni disciplinari dei docenti come l'incontro promosso dal Forum delle Associazioni a Bologna, La formazione dei docenti nella scuola dell'autonomia, nel quale l'Anisn è stata presente con un ruolo tutt'altro che marginale senza per questo doversi sentire limitata nella sua espressione di pareri e giudizi in merito al tema affrontato. Per questo motivo ritiene importante, sulla base delle informazioni riportate da Todaro e dell'invito esplicito di Sica, proseguire la discussione sui curricoli internamente all'Anisn in un appuntamento molto prossimo, propone inoltre, che l'organizzazione di questo incontro sia affidato a Todaro. Il prossimo incontro organizzato dal Forum delle Associazioni avrà titolo: Nuovi ordinamenti, nmuovi curricoli: apriamo un dibattito è opportuno lavorare per sfruttare l'occasione.

Alla fine della discussione il CD , sottolineando la priorità della ricerca didattica come base e ragione dell'esistenza stessa dell'Anisn delibera di affidare a Todaro l'organizzazione di una discussione sui curricoli di Scienze nella scuola dalle materne alla superiore in collaborazione con quelle strutture universitarie che si sono dichiarate disponibili. Viene infine auspicata la massima circolazione delle informazioni in modo tale da consentire ai consiglieri tutti di dare il loro contributo di lavoro e di idee.

 

4.        Prospettive di lavoro

L'ampio ed articolato dibattito evidenzia, al di là delle diverse modalità di affrontare la politica culturale dell'associazione, il desiderio di tutti i consiglieri, in primis del Presidente, di ottimizzare le differenti vedute per una crescita democratica e virtuosa dell'Associazione.

 Infine dal dibattito emergono  le seguenti linee operative:

-          gruppo di lavoro per la ricerca didattica in seno all'ANISN in collaborazione con le Università

-          gruppo di lavoro per sostenere Vincenzo Boccardi per l'organizzazione delle Olimpiadi di Scienze

-          gruppo di lavoro per il cambiamento dello statuto ABISN che tenga conto anche delle nuove esigenze istituzionali delle sezioni a livello regionale.

 

Boccardi ricorda il notevole lavoro inerente le Olimpiadi delle Scienze e l'impegno di spesa consistente in € 250 per ciascuna sezione per il quale necessita una variazione di bilancio.

Carboni rileva la necessità di stabilire con urgenza, un comitato che comprenda i responsabili dei gruppi di lavoro e di conseguenza i responsabili delle attività ANISN che studi, in base alle disponibilità economiche dell'associazione, i criteri e le somme da stanziare per le singole iniziative. Ciascun gruppo naturalmente dovrà avere il proprio piano di spesa necessario all'adempimento delle iniziative. Ribadisce che in assenza di tali delibarezioni ci si potrebbe trovare in serie difficoltà ad agire in modo omogeneo e corretto.

                Esauriti tutti i punti all'ordine del giorno la seduta è tolta alle ore 16,30.

 

                La Segretaria                                                                                                         Il Presidente